Chi è il Content Creator? Cosa fa? Quanto guadagna? Come si diventa Content Creator?
L’articolo 28 del DDL Concorrenza del 2 agosto 2022
In questo articolo cercheremo di rispondere alle domande poste in apertura, anche alla luce del fatto che lo scorso 2 agosto 2022 il Senato ha approvato in via definitiva il DDL Concorrenza contenente l’emandamento ‘Content Creators’.
In particolare, il DDL riporta all’articolo 28 gli obblighi per il governo di individuare specifiche categorie di controlli per i creatori di contenuti digitali e di prevedere meccanismi di risoluzione delle controversie tra Creators e piattaforme. (Fonte).
Nell’emendamento si legge anche che la categoria riceve la conferma delle istituzioni per lo sviluppo della Creator Economy italiana. (Fonte).
Chi è e cosa fa il Content Creator?
Molto bananalmente, il Content Creator è un creatore di contenuti. L’espressione nasce con l’avvento dei Social Network e ben presto il (digital) marketing è andato a fondo alla questione, mettendo qualche paletto e andando a definire il Content Marketing.
Il Content Marketing – detta molto in breve – consiste in tutta una serie di attività che riguardano la produzione e distribuzione di contenuti di valore in ottica di business, contenuti in grado di attirare audience potenzialmente interesata ai prodotti e servizi dell’azienda.
Il valore dei contenuti non è definito in senso assoluto, né tantomeno in termini monetari. Il valore è riferito alla community / target di riferimento / segmento / nicchia.
Posto che possiamo veicolare – teoricamente – il nostro contenuto a tutti e premesso che molto probabilmente l’operazione sarà inefficace in termini di marketing, è decisamente più opportuno riferirsi a un target (una parte del tutto caratterizzata da caratteristiche psico-socio-demografiche omogenee), o meglio ancora a un segmento (andando quindi più a fondo sulle caratteristiche psico-socio-demografiche), ma ormai si fa sempre più spesso riferimento alle nicchie, che oltre a caratteristiche simili hanno anche un gergo in comune, che lo fa riconoscere come una cerchia ristretta di simili.
Ma la nicchia è troppo piccola! Non ha importanza. Conta quanto è ricca, quanto è disposta a spendere per i nostri prodotti e servizi, ricordandoci sempre che non sono questi ciò che le persone comprano, bensì vantaggi e benefici.
Ricapitolando, il Content Creator crea e distribuisce contenuti di valore (utili!) per la nicchia a cui si riferisce. E lo fa in ottica di marketing (altrimenti stiamo parlando di un hobby e non credo proprio che il Senato si sarebbe scomodato per un’attività ludica).
Il Content Creator è la mente creativa che lavora fianco a fianco con chi organizza progetti di comunicazione online (ma in alcuni casi le due attività coincidono nello stesso professionista); può esprimersi attraverso le parole (blog) e/o immagini e contenuti multimediali (Social Network in primis: Facebook, Instagram, YouTube, TikTok, Twitch, Pinterest, …).
Il Content Creator non è solo un creativo, ma conosce a fondo le specificità di ogni piattaforma su cui andrà a distribuire i suoi contenuti, identificando quelle maggiormente abitate dalla nicchia a cui si riferisce.
Il Content Creator è quindi una figura ibrida, un po’ Social Media Manager (e perché no, anche un po’ Influencer), un po’ giornalista (e comunque con ottime capacità di scrittura e di copywrinting), in grado di padroneggiare strumenti grafici (non necessariamente Photoshop, basta anche Canva a livello avanzato), Web Marketer, Advertiser (essere in grado di usare le piattaforme per fare pubblicità sui social), nonché essere in grado di dialogare e coordinarsi col webmaster e col videomaker.
C’è poi la questione della quantità. Il Content Creator crea contenuti, multi-formato, multi-piattaforma. E ne crea davvero tanti. E tutti utili e di valore (sempre riferendoci alla nicchia).
Il Content Creator professionista e professionale (a cui ormai vengono anche chieste competenze da Content Manager) è colui che consente al brand di esprimersi al meglio (e quindi comprendendo a fondo vision, mission e obiettivi), con contuinità e accendendo un dialogo con la sua target-audience (marketing conversazionale).
Quanto guadagna il Content Creator?
Tralasciando in questa sede chi prova a fare tutto da solo e fare business probabilmente destinati a durare quanto una candela, in questa sede preferiamo riferirci a chi aspira a lavorare in azienda.
E quindi, quanto guadagna un Content Creator? La risposta a questa domanda è: dipende.
Dal livello di seniority, in primis. Dalla qualità e quantità di competenze in grado di mettere sul piatto. E dalle dimensioni dell’azienda in cui si andrà a lavorare.
La forchetta della RAL (Retribuzione Annua Lorda) del Content Creator varia dai 28.000 agli 84.000 euro (più eventuali bonus).
Le città dove il Content Manager guadagna di più sono: Milano, seguita da Roma e subito a stretto giro da Torino.
Come si diventa Content Creator?
Fino a qualche anno fa… A tentativi, sperimentando, sbagliando e ricominciando da capo. Seppure il web è pieno di fuffa-guru, oggi per fortuna le cose sono molto diverse e ci sono corsi professionali (gratuti e pagamento) che preparano adeguatamente a questa professione (a pieno titolo – finalmente! – riconosciuta anche dal Senato).
Talentform organizza (spesso e volentieri) corsi di Web Marketing in cui la creazione dei contenuti viene sviscerata tecnicamente e praticamente a livello professionale, così come richiesto dal mercato del lavoro.
Ricordiamo che i corsi di Talentform sono sempre gratuiti e riservati ai disoccupati.